Fexallegra Antistaminico 10 compresse rivestite
Perchè acquistare Fexallegra compresse?
Fexallegra compresse è un antistaminico contenente 120 mg di fexofenadina cloridrato.
Il principio attivo (fexofenadina) si lega ai recettori antistaminici H1 bloccando l'attività dell'istamina e garantendo sollievo nell'arco di 30 min dai fastidi associati all'allergia come prurito, naso chiuso, starnuti, lacrimazione ed occhi rossi.
E' un antistaminico di terza generazione e non ha effetto sedativo.
A che serve Fexallegra compresse?
Fexallegra compresse è un farmaco antistaminico per adulti e bambini di età superiore ai 12 anni indicato per il trattamento sintomatico delle allergie stagionali.
Come e quando si usa Fexallegra compresse?
La dose raccomandata di fexallegra per adulti e bambini a partire dai 12 anni è di 1 compressa al giorno lontano dai pasti.
1 compressa=120 mg di fexofenadina cloridrato.
Accompagnare la deglutizione con un'abbondante bicchiere d'acqua.
Cefalea, sonnolenza, vertigini.
Nausea, vomito e diarrea.
Affaticamento.
Reazioni di ipersensibilità lievi come rash, orticaria e prurito o reazioni di ipersensibilità più gravi con manifestazioni cliniche come angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica.
Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno.
Tachicardia, palpitazioni
Controindicazioni
Non applicare in caso di ipersensibilità nota ad uno qualsiasi dei componenti.
CONTROINDICATO in pazienti con insufficienza renale o epatica.
ATTENZIONE all'assunzione del farmaco in pazienti con malattie cardiovascolari per rischio di reazioni indesiderate come tachicardia e/o palpitazioni.
Studi sull'animale hanno dimostrato che la co-somministrazione di fexofenadina con eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte la concentrazione plasmatica di fexofenadina probabilmente dovuto ad un aumento dell'assorbimento gastrointestinale.
La somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità.
Si consiglia di distanziare le due somministrazioni di almeno un intervallo di 2 ore.
Composizione di Fexallegra compresse
Principi attivi
120 mg di fexofenadina cloridrato pari a 112 mg di fexofenadina.
Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato.
Rivestimento filmato: ipromellosa, povidone, titanio diossido, silice colloidale anidra, macrogol 400, ossido di ferro.
Come si conserva Fexallegra compresse?
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce, dall’umidità e da fonti di calore dirette.
Consigli utili e curiosità relative a Fexallegra compresse
La reazione allergica con prurito, starnuti e lacrimazione è una risposta di difesa dovuto al contatto del nostro organismo con una sostanza esterna, chiamata allergene.
Essa è costituita da una prima fase di sensibilizzazione che corrisponde al primo incontro del nostro organismo con l'allergene e successivamente si scatena la reazione allergica, una risposta immunitaria da contatto con un elemento esterno.
Le allergie sono un problema molto diffuso tra la popolazione: circa il 40% della popolazione mondiale soffre di almeno un’allergia dovuto all'industrializzazione come inquinamento, smog e le particelle finissime che ritroviamo nell'aria.
Pertanto, l'uso di un antistamico come fexallegra aiuta ad alleviare i sintomi associati ad allergia evitando l'effetto sedativo in quanto di ultima generazione.
Per saperne di più su come gestire gli attacchi allergici consultare il nostro blog:https://www.farmasave.it/blog/come-sopravvivere-all-allergia-stagionale.html
Principi attivi
Una compressa contiene: Principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per lelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Nucleo della compressa cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato ipromellosa; povidone; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro (E172).
Indicazioni terapeutiche
Fexallegra è indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di età per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia Adulti La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatrica Bambini di 12 anni di età e oltre La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di età è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di età Lefficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini da 6 a 11 anni di età: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse è la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.
Conservazione
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciò non interagirà con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. È stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadina cloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 23 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sullintervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sullanimale hanno dimostrato che laumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dellassorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dellescrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. È consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.
Effetti indesiderati
E stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune ? 1/10; comune ? 1/100 e < 1/10; non comune ? 1/1000 e < 1/100; raro ? 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili). Allinterno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.Negli adulti, nellambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con unincidenza simile a quella osservata con il placebo: Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: affaticamento. Negli adulti, nellambito della sorveglianza postmarketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non è nota (non può essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili): Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache Tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali Diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, orticaria e prurito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lautorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
A seguito di sovradosaggio di fexofenadina cloridrato sono stati riportati vertigini, sonnolenza, affaticamento e secchezza della bocca. Dosi singole fino a 800 mg e dosi fino a 690 mg due volte al giorno per un mese o 240 mg una volta al giorno per un anno sono state somministrate a volontari sani senza dar luogo a reazioni avverse clinicamente significative se comparate con il placebo. Non è stata stabilita la massima dose tollerata di fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito. Si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. Lemodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina cloridrato dal sangue.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non vi sono dati adeguati sulluso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità. Allattamento Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina è stata somministrata a madri in allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto luso di fexofenadina cloridrato non è raccomandato durante lallattamento.
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