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ILMOCIN Decongestionante nasale in spray flacone 10mL

ILMOCIN Decongestionante nasale in spray flacone 10mL

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Prezzo Listino: 9,90 € Prezzo: 9,52 €

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A Cosa Serve?
decongestionante nasale
Disponibile in
spray
Adatto a
adulti
adulti

ILMOCIN Decongestionante Nasale in Spray Flacone 10mL

Perchè acquistare ILMOCIN spray naso?

ILMOCIN spray naso è un farmaco da banco utilizzato come decongestionante nasale e indicato per il trattamento sintomatico e locale in caso di naso chiuso, raffreddore incessante, rinite allergica, sinusite.
In particolare, l'azione farmacologica è data dalla fenilefrina cloridrato che agisce sui recettori della muscolatura liscia vasale della mucosa nasale causando contrazione, riduzione flusso sanguigno locale e aumento del passaggio di aria dal naso.  

Da spruzzare direttamente nel naso al momento del bisogno.

Flacone 10 mL.

A che serve ILMOCIN spray naso?

ILMOCIN è uno spray per la mucosa nasale a base di fenilefrina cloridrato utilizzato come decongestionante nasale in caso di naso chiuso e raffreddore

Come e quando si usa ILMOCIN spray naso?

La dose raccomandata è 1–2 spruzzi per narice fino a 3–4 volte al giorno.
Per un corretto utilizzo:
-Inserire lo spray direttamente nella narice
-Premere l’erogatore per permettere la fuoriuscita del medicinale.

Effetti collaterali

-irritazione della mucosa nasale in caso di uso prolungato
-rara la comparsa di effetti indesiderati sistemici come stimolazione cardiovascolare (ipertensione seguita da ipotensione di rimbalzo, sudorazioni, bradicardia, pallore) o stimolazione sistema nervoso centrale (cefalea, insonnia, tremori, vertigini, irrequietezza). 

Controindicazioni 

Non superare la dose giornaliera consigliata. 
Non assumere in caso di ipersensibilità nota ad uno qualsiasi dei componenti (Principi attivi, ingredienti).
Non assumere il medicinale nei bambini e negli adolescenti al sotto dei 15 anni di età.
Non assumere il medicinale in gravidanza e allattamento se non strettamente necessario.
Non somministrare fenilefrina in caso di concomitante assunzione di inibitori MAO.
La fenilefrina non deve essere assunta per chi soffre di fenilchetonuria, ipertensione, diabete, problemi cardiaci, ipertrofia prostatica 

Composizione di ILMOCIN spray naso

Principio attivo: fenilefrina cloridrato 0,25% 
Gli altri componenti sono: sodio metabisolfito, sodio citrato, benzalconio cloruro, acqua depurata.

Come si conserva ILMOCIN spray naso?

Conservare il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usare il medicinale dopo la data di scadenza riportata in confezione. 

Consigli utili e curiosità relative a ILMOCIN spray naso?

L'inizio della stagione invernale (basse temperature, freddo e umidità) porta con se una serie di problemi legati all'indebolimento del nostro sistema immunitario e la comparsa di tosse, raffreddore e sintomi influenzali.
Il senso di spossatezza, astenia e malessere generalizzato che si manifesta almeno 1 volta durante l'inverno è un fenomeno che ci accomuna.
Un modo per combattere ciò consiste nel rafforzare le proprie difese immunitarie attraverso dei consigli da adottare quotidianamente come: stile di vita sano, alimentazione a base di frutta, verdura e cereali integrali e utilizzare degli integratori che stimolino il nostro sistema immunitario.
In più, all'occasione utilizzare dei prodotti da banco come ILMOCIN spray nasale ci aiuta a decongestionare il naso e risollevarci dallo stato influenzale.
Per sapere di più sui nostri prodotti si consiglia di consultare il nostro sito: https://www.farmasave.it/farmaci-da-banco/raffreddore-e-influenza.html?adatto_a=4082

Libretto informativo
Principi attivi

100 ml di soluzione contengono: Principio attivo: fenilefrina cloridrato g 0,25 Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

Eccipienti

Sodio metabisolfito, sodio citrato, benzalconio cloruro, acqua depurata.

Indicazioni terapeutiche

Decongestionante della mucosa nasale.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie cardiache ed ipertensione arteriosa gravi. Ipertiroidismo grave. Glaucoma ad angolo acuto. Bambini di età inferiore ai 12 anni. Non somministrare durante o nelle due settimane successive a terapie con inibitori delle monoaminoossidasi (vedere anche paragrafo 4.5).

Posologia

1–2 spruzzi in ogni narice, da ripetere, se necessario, fino a 3–4 volte al giorno. Lo spruzzo deve essere somministrato in ciascuna narice con la testa reclinata in posizione laterale e bassa. Non superare le dosi consigliate. I soggetti anziani hanno più probabilità di manifestare reazioni avverse. E’ opportuno valutare l’opportunità di impiegare dosi inferiori di medicinale. Il trattamento non deve essere protratto per oltre 5 giorni. In assenza di risposta terapeutica completa entro pochi giorni, è opportuno rivalutare la situazione. La soluzione è limpida e incolore: soluzioni con colore alterato, sebbene innocue, non devono essere utilizzate, ma devono essere eliminate.

Conservazione

Conservare il flacone ben chiuso nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce, in quanto la prolungata esposizione all’aria, ai metalli o alla luce intensa provoca ossidazione e una certa perdita di potenza. Soluzioni con colore alterato, sebbene innocue, non devono essere utilizzate, ma devono essere eliminate.

Avvertenze

I farmaci simpaticomimetici devono essere usati con cautela nei pazienti con ipertensione, malattie cardiache comprese le aritmie, malattie tiroidee, diabete mellito, glaucoma e ipertrofia prostatica. In questi pazienti è opportuno valutare l’uso dei decongestionanti nasali caso per caso. La congestione di rimbalzo è frequente con l’uso di decongestionanti nasali e può condurre ad un uso eccessivo del medicinale. E’ pertanto necessario attenersi con scrupolo alle dosi consigliate. L’uso protratto di vasocostrittori può alterare la normale funzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, può causare tachifilassi e quindi la ridotta efficacia del farmaco. L’abuso dei vasocostrittori nasali può indurre alterazioni prolungate della mucosa che possono risultare nella rinite atrofica medicamentosa. I bambini sono più sensibili agli effetti sistemici dei vasocostrittori simpaticomimetici: l’uso nei bambini di età inferiore a 12 anni è controindicato. Informazioni importanti su alcuni eccipienti. La presenza di sodio metabisolfito e di benzalconio cloruro, raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.

Interazioni

Gli effetti pressori della fenilefrina possono essere potenziati dall’uso contemporaneo di farmaci antidepressivi triciclici. Per la possibile insorgenza di effetti indesiderati anche gravi, non somministrare il medicinale durante o nelle due settimane successive a terapie con inibitori delle monoaminoossidasi (vedere paragrafo 4.3).

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di fenilefrina cloridrato. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Come gli altri decongestionanti nasali, fenilefrina cloridrato, soprattutto se usato per periodi superiori a 5 giorni, può indurre irritazione locale transitoria. La vasocostrizione indotta può essere seguita da vasodilatazione o congestione "di rimbalzo". Per trattamenti ad alte dosi o prolungati oltre il limite consigliato od in caso di assorbimento eccessivo di principio attivo attraverso le mucose infiammate, è possibile raramente la comparsa di effetti sistemici cardiovascolari (ipertensione seguita da ipotensione di rimbalzo, sudorazioni, bradicardia, pallore) e di stimolazione del sistema nervoso centrale (cefalea, insonnia, tremori, vertigini, irrequietezza).

Sovradosaggio

Il medicinale, se accidentalmente ingerito o se impiegato in dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. In caso di sovradosaggio, può comparire ipertensione arteriosa, tachicardia, fotofobia, cefalea intensa, oppressione toracica e, particolarmente nei bambini, ipotermia e grave depressione del SNC con spiccata sedazione, che richiedono l’adozione di adeguate misure d’urgenza.

Gravidanza e allattamento

In gravidanza il medicinale va impiegato con cautela e solo dopo aver valutato l’effettiva necessità del medicinale. Il medicinale va usato con cautela durante l’allattamento poiché non si può escludere che il farmaco venga escreto nel latte materno.


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