Farmasave
(Lun-Ven / 9:30-13:00 / 15:00-18:00)
(Lun-Ven / 9:30-13:00 / 15:00-18:00)
Tachifludec - Gusto Limone E Miele - 10 Bustine

Tachifludec - Gusto Limone E Miele - 10 Bustine

Sconto:
-40%
Prezzo Listino: 9,41 € Prezzo: 5,62 €
Prezzo più basso 30gg EUR 5,62
Quantità:

Minsan: 034358022
Casa Farmaceutica ANGELINI SpA
Disponibile
  |  Libretto informativo
A Cosa Serve?
febbre, raffreddore, stati influenzali
Disponibile in
bustine
Adatto a
adulti
adulti

Perchè acquistare Tachifludec?

Tachifludec è un farmaco in polvere per soluzione orale a gusto limone e miele indicato per gli stati febbrili associati anche congestione nasale. In particolar modo contiene paracetamolo che ha un'effetto analgesico, antipiretiretico ed antinfiammatorio; Fenilefrina Cloridrato che è un potente decongestionante nasale utile in caso di naso chiuso e per liberare le vie aeree superiori ed Acido ascorbico (Vitamina C) utile per rafforzare il sistema immunitario.

A che serve Tachifludec

 Tachifludec è utile per:

  • Febbre, raffreddore e sintomi influenzali
  • Dolori da lievi a moderati: mal di testa, mal di gola
  • Analgesico
  • Antipiretico

Come e quando si prende Tachifludec?

Sciogliere una bustina di Tachifludec in un bicchiere di acqua calda e zuccherare a piacere.
Indicato per Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine al giorno.

Effetti collaterali 

Il paracetamolo è ampiamente utilizzato; le segnalazioni di reazioni avverse sono rare, e sono generalmente associate a sovradosaggio. Un uso eccessivo di paracetamolo può aumentare il rischio di infarto ed ictus ma anche di emorragie e ulcere.
Possono presentarsi: dolori addominali e diarrea, reazioni allergiche tipo sfoghi cutanei, orticaria, aumento delle transaminasi, tossicità a carico di fegato e reni, ipotensione, neutropenia (diminuzione di alcuni globuli bianchi), trombocitopenia (piastrinopenia) e leucopenia (diminuizione dei leucociti nel sangue).

Controindicazioni 

Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio–6–fosfato deidrogenasi.
Si sconsiglia l'utilizzo, tranne che per casi necessari,  nei soggetti con insufficienza renale o epatica di grado lieve o moderato e nei pazienti affetti da sindrome di Gilbert.
Si sconsiglia l'utilizzo di altri farmaci a base di paracetamolo durante il trattamento con Paracetamolo Nova Argentia,  poiché se assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
I medicinali a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti affetti da grave anemia emolitica.
Il medicinale contiene sorbitolo, pertanto non deve essere assunto da pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.
La somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità del prodotto.
La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo. 
L’assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell’emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
L'uso concomitante di paracetamolo e anticoagulanti orali può indurre variazioni nell' INR; in questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione.
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Lo stesso vale nei casi di etilismo e nei pazienti trattati con zidovutidina.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione dell’uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della flucosioossidasi–perossidasi).

Composizione di Tachifludec

paracetamolo 600 mg, acido ascorbico 40 mg e fenilefrina cloridrato 10 mg (pari a fenilefrina 8,2 mg). Eccipienti con effetti noti: 2 g di saccarosio, 135,8 mg di sodio, 33,25 mg di glucosio

Come si conserva Tachifludec?

Conservare il prodotto in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalle fonti di calore che potrebbero comprometterne l'integrità.

Consigli utili e curiosità relative a Tachifludec

Il paracetamolo contenuto in Tachifludec è un analgesico dotato anche di proprietà antipiretiche; agisce sul sistema nervoso alterando la percezione del dolore da parte dell'organismo soprattutto attraverso l'azione sui meccanismi controllati dalla serotonina, dagli oppioidi e dai cannabinoidi e, abbassando la temperatura corporea, inibisce la sintesi delle prostaglandine, molecole coinvolte nei processi infiammatori. E' molto utilizzato per alleviare i dolori moderati come mal di testa, mal di denti, ciclo mestruale, sintomi del raffreddamento, mal di gola, mal di schiena.

Libretto informativo

Principi attivi

Una bustina TACHIFLUDEC da 6 g di polvere per soluzione orale contiene: Paracetamolo  600 mg Acido ascorbico 40 mg Fenilefrina cloridrato 10 mg

Eccipienti

TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale (confezione gusto limone): saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, silice colloidale, aroma limone, curcumina (E 100). TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale (confezione gusto miele limone): saccarosio, acido citrico, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, aroma miele, caramello (E 150).

Indicazioni terapeutiche

Trattamento sintomatico dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi ad essi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Pazienti che assumono beta-bloccanti, inibitori delle monoaminoossidasi e antidepressivi triciclici. Pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare.

Posologia

Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore. Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere di acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera. Il prodotto non va somministrato ai bambini al di sotto dei 12 anni se non sotto il controllo medico.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

Avvertenze

Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce “Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione”. È sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori. Per la presenza di sodio, il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti sottoposti a dieta povera di sodio. Per la presenza di saccarosio (3725 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto limone e 3802 mg per bustina in TACHIFLUDEC confezione gusto miele limone), il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio-galattosio o in caso di deficienza di sucrasi-isomaltasi. Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.

Interazioni

L’effetto epatotossico del paracetamolo può essere potenziato dall’assunzione di altri farmaci attivi sul fegato. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Il paracetamolo aumenta l’emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate può potenziare l’effetto degli anticoagulanti cumarinici. La fenilefrina può antagonizzare l’effetto dei farmaci beta-bloccanti ed antiipertensivi e può potenziare l’azione degli inibitori delle monoaminoossidasi.

Effetti indesiderati

Con l’uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. Con i simpaticomimetici (fenilefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione cutanea, tachicardia, ipertensione e molto più raramente nausea, vomito o anoressia.

Sovradosaggio

Alle dosi consigliate, o anche nell’ipotesi in cui si dovesse assumere l’intera confezione, non dovrebbero comparire sintomi da sovradosaggio di paracetamolo. Tuttavia in caso di ingestione di dosi molto elevate di paracetamolo (superiori a 15 g), la complicanza più comunemente riscontrata è il danno epatico, che si manifesta in genere 2-4 giorni dopo l’assunzione. I sintomi precoci sono nausea, vomito e dolori addominali: la terapia idonea consigliata è la lavanda gastrica usando antidoti specifici quali acetilcisteina o metionina. Oltre 10 ore dall’ingestione potrebbe rendersi necessaria una emoperfusione. Altri sintomi da sovradosaggio, sono causati dalla fenilefrina e si manifestano con irritabilità, emicrania e aumento della pressione arteriosa.

Gravidanza e allattamento

L’uso durante la gravidanza non è controindicato ma richiede cautela; la somministrazione del preparato in gravidanza e nell’allattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico ed in caso di effettiva necessità.

Eccellente
Sulla base di 8 recensioni su
  • Buon prodotto
    NUNZIO SALFI
    26/06/2023
    Buon prodotto
  • Aiuta a passare la notte tranquillo
    Mario
    05/02/2023
    Aiuta a passare la notte tranquillo
  • eccellentee
    simone craglia
    02/01/2023
    eccellentee
  • Ottimo prodotto X l’inverno
    ESTER ROSA SCALVINI
    05/09/2022
    Ottimo prodotto X l’inverno
  • tutto perfetto
    Davide Galieni
    18/10/2021
    tutto perfetto
  • Buon prezzo
    Maddalena
    02/11/2020
    Buon prezzo
  • Ottimo!!!!
    Francesca Inglese
    01/05/2020
    Ottimo!!!!
  • spedizione veloce
    luciana di giovanannantonio
    29/03/2020
    spedizione veloce

Le sorprese non finiscono mai
iscriviti alla nostra newsletter
per te offerte e contenuti speciali