A breve i bambini torneranno a scuola e, purtroppo, per molti tornerà anche l’incubo pidocchi.

Ogni anno, infatti, sono circa 1 milione e 200 mila i casi di pediculosi. I più colpiti sono i bambini fra i 3 e i 12 anni, per via della loro maggiore predisposizione al contatto ravvicinato con gli amici e allo scambiarsi oggetti personali.

Questi piccoli, fastidiosi insetti sono parassiti specifici dell’uomo (questo significa che non possono essere trasmessi dagli animali ma solo da altre persone che già hanno l’infestazione in atto) vivono tra i capelli degli esseri umani, cibandosi del loro sangue che prelevano tramite piccole punture che effettuano sul cuoio capelluto, causando il tipico prurito

La loro riproduzione avviene tramite uova, le lendini, di aspetto molto simile alla forfora che attaccano saldamente alla base dei capelli, perciò per distinguerle dalla forfora basta verificare se vanno via facilmente o meno.

La femmina vive in media 3 settimane, nel corso delle quali depone circa 300 uova, collocandole soprattutto nella nuca e nell’area circostante le orecchie. Queste poi si schiudono dopo circa 6-9 giorni.

Le infestazioni da pidocchi, quindi, si diffondono molto rapidamente. Contrariamente a quanto si pensa abitualmente, non sono indice di scarsa igiene, anche perché è dimostrato che questi insetti attecchiscono più facilmente sui capelli puliti che su quelli sporchi.

Il modo migliore prevenire la pediculosi è controllare quotidianamente la testa dei bambini nell’età più a rischio, così da poter intervenire il prima possibile. 

Il controllo va effettuato con l’ausilio di un apposito pettinino a denti stretti, osservando con attenzione la testa, in particolare all’altezza della nuca, in un luogo ben illuminato.

Esistono anche vari prodotti per uso preventivo che creano un ambiente sfavorevole al loro insediamento ma la loro efficacia non è assicurata al 100% e devono essere sempre accompagnati dal regolare controllo del capo.

Qualora si rinvenisse qualche pidocchio bisogna agire tempestivamente adoperando uno dei tanti prodotti in commercio e rispettandone scrupolosamente le modalità di utilizzo. Anche se di solito una sola applicazione è sufficiente ad eliminare tutti i pidocchi esistenti spesso viene consigliato di eseguirne una successiva, dopo circa 8 giorni, per rimuovere anche eventuali lendini sopravvissute al primo trattamento e schiusesi. 

Se un membro della famiglia è colpito da pediculosi è fondamentale effettuare il controllo della testa a tutti, avvisare la scuola e gli amici con cui il bambino è stato a contatto e lavare e disinfettare tutti gli oggetti a rischio come lenzuola, cuscini, cappotti, cappelli, sciarpe, asciugamani, pettini, spazzole ecc. 

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