Che cos'è il bruxismo?

Il bruxismo è un disturbo poco conosciuto o meglio, più conosciuto come digrignamento dei denti.

Rappresenta l'atto involontario di stringere i denti e sfregarli fortemente in seguito alla chiusura serrata della bocca.

Il digrignamento è dovuto alla contrazione dei muscoli coinvolti nella masticazione e generalmente viene considerato come una parafunzione ovvero come un movimento non finalizzato ad uno scopo.

Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso e che generalmente non viene avvertito dalla persona interessata ma, al contrario, può disturbare il sonno del compagno di letto o di stanza e, talvolta, può essere così forte da potersi udire anche in altre camere. 

Il digrignamento generalmente dura una decina di secondi, ma, durante la notte, può ripetersi molte volte, specialmente nella fase meno profonda del sonno.

Generalmente, al risveglio, la persona affetta da bruxismo non avverte nessun disturbo tranne nei casi in cui lo sfregamento è intenso e quindi si può avvertire una sensazione dolorosa alle mascelle, mal di testa e qualche volta anche dolore all'orecchio perchè si coinvolge l'intera articolazione mandibolare.

Il digrignamento può causare numerosi danni ai denti che possono perdere la loro conformazione verticale oppure si può consumare lo smalto, favorendo così la formazione delle carie; in questo modo i denti diventano molto più sensibili anche ai cibi troppo caldi o troppo freddi.

Spesso si può avere difficoltà ad aprire la bocca completamente e questo può essere associato problemi di occlusione dentaria oppure a malformazioni della mandibola.

Le cause di questo sfregamento involontario dei denti non sono note, ma in alcuni casi esiste una certa predisposizione familiare per questo disturbo.

E' possibile classificare il bruxismo come primario o secondario: nel primo caso si manifesta in soggetti sani ed è associato ad esempio allo stress accumulato durante la giornata, è quindi un modo per liberare la tensione; nel secondo caso si manifesta in soggetti che assumono farmaci antidepressivi, anti psicotici o sostanze chimiche che favoriscono questo tipo di patologia.

Quali sono i rimedi per evitare di digrignare i denti?

Attualmente non esistono sostanze che siano in grado di impedire lo sfregamento involontario dei denti.

Si può ricorrere, però, all'utilizzo di un apparecchio chiamato bite che si applica durante la notte, in bocca, tra l'arcata superiore e quella inferiore, per impedire lo sfregamento dei denti.

In alcuni casi i bite possono essere modellati ed adattati alla forma del palato, soprattutto se si ricorre al dentista.

Inoltre, e non di minor importanza, bisogna ricordarsi che per riposare bene, evitando spiacevoli disturbi come il bruxismo, è necessario avere un buon guanciale ed un buon materasso.

Bruxismo nei bambini

Anche i bambini possono soffrire di bruxismo ed è stimato che si manifesti principalmente prima che comincini ad andare a scuola.

Come per gli adulti, non ci sono vere e proprie cause scatentanti, ma nei bambini può essere legato ad improvvise interruzioni del sonno, per i più svariati motivi, tra questi ci può essere lo "stress" o meglio ancora l'accumulo di tensione emotiva durante il giorno, oppure ad esempio la nascita di un fratellino che crea gelosia, ansia, paura di perdere le attenzioni dei genitori.

Altre volte, invece, il digrignamento può essere associato a disturbi come raffreddore, otite, laringite, che disturbano il sonno del bambino.

E' possibile ricorrere all'utilizzo del bite solo per i bambini più grandi, almeno di 6 anni; negli altri casi, bisogna aiutare il piccolo a superare i disagi emotivi regalandogli maggiore tranquillità prima della nanna, coccolandolo, facendolo sentire al sicuro e restandogli vicino il più a lungo possibile prima della nanna.

Come capire se si soffre di bruxismo

Per avere la conferma di questo disturbo verifica che:

  • Le arcate dentali combaciano senza lasciare spazi vuoti
  • Fai difficoltà a sbadigliare o a spalancare la bocca
  • I canini risultano molto appiattiti
  • Hai ipersensibilità al caldo o al freddo
  • La parte superiore della dentatura è appiattita