Che cos'è la prostatite?

La prostatite è un'infiammazione della prostata, ghiandola esclusivamente maschile, localizzata al di sotto della vescica e deputata alla formazione dello sperma. 
Le donne non presentano la prostata ma posseggono delle ghiandole localizzate in prossimità dell'uretra, considerate l'omologo della ghiandola maschile, che possono causare una infiammazione simile a quella che si verifica negli uomini.

La patologia è generalmente causata da batteri presenti nell'intestino umano che possono raggiungere l'uretra, salendo attraverso le vie urinarie, e provocare infezioni.

Oltre alla presenza di agenti patogeni, l'infiammazione della prostata può essere causata da una serie di fattori di rischio tra cui l'età visto che si manifesta principalmente dopo i 60 anni, il fumo che altera la capacità di riparazione e difesa dei tessuti, alimentazione irregolare con abuso di alcool che favorisce l'insorgere di infiammazioni, l'indebolimento del sistema immunitario ma anche la sedentarietà e l'astinenza eiaculatoria che riduce il lavoro secretorio della ghiandola.

La prostatite può presentarsi in varie forme: batterica ( acuta o cronica ), non batterica oppure infiammazione asintomatica.

La prostatite batterica acuta è una malattia che si manifesta con febbre che compare immediatamente, accompagnata da gravi sintomi urinari e gonfiore e ingrandimento della ghiandola.
La forma batterica cronica è causata, invece, da batteri, virus, funghi che nonostante cicli ripetuti di terapia antibiotica, continuano a ripresentarsi in maniera costante perchè non vengono debellati definitivamente.

L'infiammazione della prostata non batterica è la forma più comune ed i sintomi sono simili a quelli della forma batterica cronica, ad eccezione della febbre che di solito non si presenta e dei batteri nelle urine che non sono presenti nemmeno nel liquido spermatico.

L'infiammazione della prostata può essere anche asintomatica o può non presentare sintomi specifici se non fastidi come ipersensibilità al glande o deficit erettile. La patologia, in questo caso, può essere causata da altri agenti infettivi o da anomalie strutturali dell'apparato urinario.

Quali sono i sintomi?

I sintomi associati all'infiammazione della prostata sono:

  • Disturbi della minzione tra cui necessità di urinare spesso di notte, esitazione all'atto della minzione, calo della potenza del getto urinario, sensazione di incompleto svuotamento vescicale, sgocciolio minzionale terminale
  • Stati dolorosi caratterizzati da dolore ai testicoli, senso di fastidio e pesantezza nella zona che va dai testicoli all'ano, dolore inguinale come se si avessero gli slip troppo stretti, dolore e bruciore sulla punta del pene, dolore a livello della vescica perchè si ha sempre la sensazione di non averla svuotata completamente
  • Problemi sulla sfera sessuale dovuti a calo del desiderio sessuale, deficit dell'erezione, eiaculazione precoce o dolorosa, sangue nel liquido seminale
  • Calo della fertilità dovuto ad alterazioni del secreto prostatico e variazione nel numero e nella motilità degli spermatozoi

Rimedi per le infiammazioni della prostata

Per combattere la prostatite è necessario, per prima cosa, eliminarne le cause ricorrendo ad una terapia antibiotica mirata soprattutto quando l'origine è batterica.

Nel caso di infiammazione non causata da batteri, si utilizzano spesso farmaci alfabloccanti ma, secondo recenti studi, è stato ipotizzato che lo stress, in soggetti predisposti, abbia la capacità di sensibilizzare la zona pelvica e causare l'insorgenza dei principali sintomi; è per questo che spesso si consiglia l'utilizzo di integratori in grado di contrastare lo stress.

In generale si possono assumere integratori che contribuiscano al normale funzionamento prostatico.

Infine, per alleviare i sintomi associati al dolore, si può ricorrere ad analgesici.

Diagnosi della prostatite

Per la diagnosi, fondamentale per la cura e per il trattamento immediato, è necessario eseguire:

  • Visita urologica
  • Ecografia della vescica e della prostata
  • Valutazione del residuo post minzionale
  • Esame delle urine
  • Spermiocoltura
  • Tampone uretrale
  • Dosaggi ormonali, in caso di disturbi della fertilità